giovedì 9 luglio 2015

Un giorno, di sana pianta. Spero.

Quella che una volta era la mia migliore amica una volta mi disse che ogni emozione la sentiva con l'utero. Già, che schifo direte voi.
Lo pensai anch'io. Poi mi resi conto che ognuno aveva il suo modo di reagire.
A me per esempio brucia la bocca dello stomaco, indipendentemente dal fatto che io sia felice o tremendamente abbattuta.
Oggi mi sento così. Come se fossi fatta di acido solforico concentrato, che liquefa ogni straccio del mio essere.
E mi sta bene. Mi sta bene perché me lo merito. Non che mi aspettassi di stare diversamente.
In realtà non credevo sarebbe andata così. O forse sì, ma non volevo ammetterlo perché faceva e fa male. Perché da sola valgo meno di un libro di Fabio Volo ed ho sempre avuto paura di fallire.
Sono stata male in questi anni? Mi è mancato qualcosa?
No, non mi è mancato nulla, anzi.
Tranquilli, so prendermi le mie responsabilità quando la colpa è mia.
Ho solo paura.
Paura di affrontare qualcosa di nuovo che mi serve a crescere, qualcosa che dia scampo al mio orribile modo di essere, qualcosa che mi faccia guardare allo specchio e dire: "Sono fatta così? Che schifo. Pazienza, lavoriamoci su."
Ma devo farlo perché mi vado stretta.
Perché sono cambiata costringendomi a restare uguale a 10 anni fa.
Se ve lo state chiedendo no, non è possibile farlo. E' solo un martirio ed una perdita di tempo.
E allora arriva il punto in cui guardi in faccia la realtà, ti disperi, ti osservi le mani e pensi che tutto fa pena, che tu fai pena e che fa solo male fingere di star bene.
Perché nulla è eterno ed ora lo so.
E Cristo Santo, fa male.
Ma non c'è alternativa. Non voglio che una mia menzogna faccia del male ad altri. E' successo troppo spesso, anche oggi e sinceramente ne ho abbastanza.
Ti chiedo scusa, vi chiedo scusa.
Ma credetemi, senza di me andrà tutto meglio.
Sarà difficile, ogni cosa riporterà alla mente altro. Ma passerà. 
Io ti auguro solo il meglio, come sempre. Il meglio che no, non era con me.
Spero che un giorno possa ritrovare il coraggio di guardarti in faccia e abbozzare un sorriso, giusto per farti capire che quello che è stato era tutto vero, fino in fondo...buttando via il rancore.
Fino ad allora ti prego, credimi se ti dico che non volevo e che mi dispiace.
Grazie di ogni singola cosa.
Ogni abbraccio, ogni sorriso, ogni parola di conforto, ogni gesto per asciugare le lacrime... Ora devo imparare a farlo da me.
Mi mancherai da morire.
Addio.

2 commenti:

  1. Sono quasi convinto che per quanto si provi ad essere una persona coerente, ragionevole, non ipocrita nelle scelte di vita, di tutti i giorni, quello che alla fine viene fuori è solo istinto, niente più, niente meno. Almeno nei momenti in cui la mente non ha tempo per elaborare, impegnata a capire la gravità dell'evento. O più naturalmente, a chiudersi come una scatola di metallo, in modo da non sentire, non capire e dimenticare. (Il caso ha voluto che queste tre cose siano state scritte in ordine crescente di difficoltà).Accade. Forse succederebbe lo stesso a tanti altri, chissà. Da fuori è facile giudicare, commentare, dire la propria, purtroppo gli schermi piatti ci hanno rovinato. Dal vivo sarebbe differente, ci sarebbero silenzi, espressioni e tutto sarebbe più naturale. Tutto quello che ho sempre voluto dalla vita, fin da ragazzino, era tra le mie mani, davanti i miei occhi e riempiva di suoni il quotidiano... e adesso mi accorgo che era anche la mia unica fonte di felicità. Felicità che è crollata, e sento che cercare superstiti nella polvere non abbia senso. Non voglio condividere i dettagli di tutto questo con nessuno, perché è tutto mio, questo dolore è mio, questo nodo alla gola che non scompare è mio, il pezzo di noi che scompare e smette di intrecciarsi è nostro. Non c'è nessun altro che potrebbe capirlo pienamente.
    A questo punto è legittimo chiedersi "allora perché lo scrivi qui?".
    Perché tutti sentono di lasciare un segno del loro passaggio, una eredità, che sia di parole, di gesti o materiale. Nessuno escluso. Ed in buona parte non mi interessa quello che potrebbero pensare gli altri.Non ti odio, ho smesso presto. Come potrei dopotutto? Sei speciale, sei forte e con tutte le pressioni che hai subito e subisci ancora, è un miracolo che tu riesca a non dare di matto. Lo so bene.
    La cosa che più mi fa male è il non poter più aiutarti a sostenere il peso del dolore e degli eventi... ci siamo conosciuti così, e ti avevo promesso che sarei stato sempre presente per parare i colpi. Sono sempre stato il cavaliere dopo tutto, in qualsiasi universo. Singolarmente, mancherà sempre qualcosa. Ma la tua determinazione mi fa ben sperare che sarai in grado di trovare qualcuno migliore di me, e imparerai a schivare tutto, parare non ti servirà. Ti ricordi quel corto di cui ti parlai tempo fa? "C 299,792 Km/s"? Semmai dovessi vederlo, ascolta bene l'ultima frase.

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  2. Parte2
    Gli errori li fanno tutti, alcuni non lo ammettono facilmente, io non sono da meno, nessuno lo è. Quello che è successo non è colpa di nessuno, non puoi reprimere quello che si è davvero. Sono sempre stato il primo a dire "fai quello che senti, sempre", forse te ne pentirai, è vero. Ma non si può vivere seduti per paura di cadere. Se avessi tentennato quel 1 Aprile, non avrei vissuto il periodo più bello della mia vita.Neanche a me è mancato nulla, per questa storia ho dato tutto e lo rifarei di nuovo. Ho creduto in te fin dall'inizio. Mi hai avvertito più volte della pericolosità, ma non fa niente, davvero.Un perfetto sconosciuto ieri notte mi ha detto: "I'm 51, yesterday I had a dream about my first girl. Sorry OP, it never goes away, you just think about it less."Tutto quello che abbiamo passato insieme, tutti i ricordi, i disegni, le foto ed i momenti imbarazzanti, non li ho buttati o cancellati, li porterò con me, per sempre. Sono un bagaglio inestimabile. Quello che farò con me stesso è l'unica incognita adesso. Probabilmente un libro di Fabio Volo, costa molto più di me. Ho avuto più di quanto avessi mai chiesto. Non voglio che tu ti senta in colpa, se avessi potuto evitare questo evento, probabilmente non lo avrei fatto, sarebbe andata esattamente così, di nuovo.Niente è per sempre, è vero, chi meglio di noi lo sai? Ma neanche il separarsi è per sempre. Le strade si separano al bivio, ma percorse nell'altro senso si intrecciano di nuovo. Il tempo e le nostre azioni ci diranno quando. L'affetto e l'Amore non smettono mai di esistere, che abbiano la forma di una foca o di un delfino.Grazie per essere stata la persona fantastica che sei, e di tutto l'Amore.Anch'io ti auguro il meglio, e tranquilla, ti credo, ti ho sempre creduto. Nessun addio, anch'io odio i finali.

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