mercoledì 29 giugno 2016

Dio mi perdonerà: è il suo mestiere.

L'ultima volta che ci siamo visti mi hai accarezzato la guancia come sempre, mi hai sorriso e mi hai chiesto se al mio fianco avessi qualcuno da amare, quando avrei deciso di sposarmi. Perché insomma, dopo il battesimo e la comunione, anche quel rito avresti dovuto celebrarlo tu.
Ed è brutto quando qualcuno che conosci da una vita va via... 
Spero solo che quel batuffolino che tenevi in braccio 26 anni fa sia diventata una brava persona proprio come desideravi tu...Insomma, non dico una buona cristiana perché cavolo, non mi confesso da una vita e l'ultima volta è a te che ho detto tutto. Il bello è che non è cambiato nulla: dico ancora tante parolacce, disubbidisco ai miei e tutto il resto.
Però credo di esser migliore.
Poi ripenso che ho passato le migliori notti di Natale e Pasqua con i miei amici a ridere delle tue omelie troppo lunghe, delle note che stonavi e degli applausi che ti piacevano tanto. Mi rendo conto che è un peccato non poterlo fare più.
Però mi consola il fatto che è stato davvero bello conoscerti ed avere la tua stima e supporto ogni volta che ce n'era bisogno.
Spero, per la prima volta nella mia vita, nell'esistenza di Dio... Anche se è difficile.
Per quel che mi riguarda, proverò ad essere sempre forte, buona e bella, come mi credevi tu.
Buon viaggio Don, divertiti e grazie, davvero.