mercoledì 15 luglio 2015

Friends make the worst enemies

Mi piace alla follia essere arrabbiata.
Credo di essere veramente bravissima a farlo, molto più di quanto la gente provi a mentirmi.
E Sapete la cosa buffa qual è?
Fare la parte dell'eroe. Le persone amano immedesimarsi nel cavaliere senza macchia e senza paura, per poi cadere in volgarissimi e inflazionatissimi clichè che le fanno passare nella parte della barricata contro cui tanto si stavano battendo.
Vi fa sentire migliori? Credo di sì.
Nella vostra insulsa, patetica, vuota, miserabile e pietosa vita non potete gioire se non per le disgrazie altrui. Non parlo delle mie... Perché io vi faccio il culo quando e come voglio.
Parlo di quelli che chiamate amici. Quelli che volete consolare solo per sfogarvi, per dare consigli "come Gesù nel tempio" anche se lo sappiamo che purtroppo il cattivo esempio potete sempre darlo.
La mia breve vita mi ha insegnato che tutti i nodi vengono al pettine e pettinarne alcuni fa molto male, quindi andrebbero tagliati direttamente...
Ma io, magnanima stronza fino al midollo, starò al mio posto, per la prima volta. Voglio guardarvi fallire. Voglio, nel mio silenzio, urlarvi che sono migliore di voi, anche nella perfidia.
Voglio farvi capire che per esser bastardi ci vuole stile ed io ho avuto 25 anni per perfezionarmi.
Voi siete solo delle checche patetiche, parassiti dei vostri stessi genitori a cui non avete dato mai un minimo di soddisfazione. Siete così sintetici, così insoddisfatti da non avere nemmeno l'eleganza di guardare fisso i miei splendidi occhi verdi e dirmi cosa pensate.
Quindi ditemi, facendo così siete davvero così diversi da me?
Siete davvero così buoni, leali, puri e misericordiosi come credete?
O forse io, nella mia incostanza ed avventatezza sono meno codarda di voi?
Direi che mi fate ridere, che mi fate pena.
Ma non è così.
Mi fate semplicemente tristezza. Dev'esser brutto non saper'esser felici della propria vita, non esser soddisfatti delle vostre scelte, non esser all'altezza della gente che vi circonda perché siete e sarete sempre sul gradino più basso.
Vorrei dirvi che vi capisco. Ma no, ad una come me questo non è mai successo... Perché io non rinnegherò mai me stessa, non cado in basso come fate voi, solo per misurare quanto state bene in base a chi sta più male.
Quindi, dall'alto del mio piedistallo rotto, sporco ed instabile mi permetto allegramente di farvi la morale.
E giusto per concludere con la finezza francese imparata in questi anni, andate tutti a fanculo...
Che quelli come voi è meglio perderli che trovarli.
Aveva ragione il mio senso di ragno quando vi ho conosciuto e credo che da oggi in poi non lo mettero' mai più in dubbio.

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